Sono giorni di caldo veramente forte nelle nostre zone, e anche le api se ne accorgono
Se pensate che solo l’uomo abbia inventato sistemi di ventilazione per rinfrescare l’ambiente durante le calde giornate estive, vi sbagliate. Un esempio perfetto di ingegneria naturale è fornito dalle api, che hanno sviluppato un sistema incredibilmente efficace per mantenere fresca la loro casa, l’arnia.
Le api, infatti, sono creature straordinariamente organizzate e hanno sviluppato strategie di sopravvivenza molto efficaci, compreso un sistema di ventilazione naturale per le loro arnie che garantisce una temperatura ottimale anche nelle giornate più calde.
Come funziona?
Nel cuore dell’estate, quando le temperature salgono, le api operose entrano in azione. Un gruppo di api ‘ventilatrici’ si posiziona all’ingresso dell’arnia e inizia a battere rapidamente le ali. Questo movimento genera un flusso d’aria che si muove all’interno dell’arnia, favorendo l’evaporazione del nettare e riducendo così la temperatura interna.
Simultaneamente, altre api vanno in cerca d’acqua. Una volta trovata, la raccolgono e la trasportano nell’arnia. Qui, la depositano in gocce sulle pareti dell’arnia o in spazi vuoti. Le api ventilatrici poi accelerano l’evaporazione di questa acqua con il movimento delle loro ali, un processo che raffredda ulteriormente l’aria all’interno dell’arnia.
Perché è così importante?
Mantenere una temperatura costante all’interno dell’arnia è fondamentale per la sopravvivenza della colonia. Le larve di ape, infatti, necessitano di una temperatura costante di circa 34-35 gradi Celsius per svilupparsi correttamente. Inoltre, una temperatura stabile è necessaria per la corretta conservazione del miele.
Il sistema di ventilazione delle api è un perfetto esempio di come gli animali si siano adattati al loro ambiente, sviluppando tecniche sofisticate per far fronte a condizioni climatiche estreme. Le api non solo producono miele, ma svolgono anche un ruolo chiave per l’ambiente e per la nostra alimentazione attraverso l’impollinazione.