Gli impollinatori, spesso trascurati, svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento del nostro ecosistema. Questi piccoli eroi lavorano in silenzio, garantendo che la maggior parte delle nostre colture alimentari riceva l’impollinazione necessaria per prosperare. Tuttavia, la loro esistenza è ora minacciata da vari fattori come l’agricoltura intensiva, l’uso di pesticidi, l’inquinamento e i cambiamenti climatici.
Secondo un rapporto di Ispra, la “semplificazione del paesaggio”, che si riferisce alla drastica riduzione della biodiversità e degli ambienti naturali incolti, è uno dei principali colpevoli. Questa semplificazione ha portato a una carenza di risorse alimentari nel raggio di volo degli impollinatori.
Ma cosa intendiamo esattamente con “raggio di volo”? Ogni specie di insetto impollinatore ha una distanza massima che può coprire dal suo nido, noto come il suo raggio di volo. Questa distanza rappresenta l’area in cui una famiglia di impollinatori può cercare cibo. Se le risorse alimentari all’interno di questo raggio non sono sufficienti, la famiglia non può prosperare o riprodursi. Al contrario, se le risorse sono abbondanti, la famiglia può moltiplicarsi e diffondersi.
Riconoscendo l’importanza di questo, Saving Bees – che cura l’arnia di Rovigo – ha intrapreso la nobile missione di creare grandi prati fioriti permanenti, noti come “Oasi Apistiche”. Queste oasi sono state progettate per fornire agli impollinatori risorse nutritive abbondanti, permettendo loro di riprodursi, moltiplicarsi e infine diffondersi nei territori circostanti.
La comunità internazionale è cresciuta sempre più preoccupata per il declino dell’impollinazione naturale. La nostra dipendenza dagli impollinatori va oltre la produzione alimentare. L’estinzione di questi esseri potrebbe avere ripercussioni devastanti sulla nostra salute, privandoci di ortaggi, frutta e semi essenziali per una dieta equilibrata. Inoltre, potrebbe influire sulla produzione di farmaci, biocarburanti e persino materiali da costruzione come il legno e le fibre come il cotone.
Referenze:
- The simplification of the landscape that determines insufficient food resources in the flight range of pollinating insects. (Nogué et al., 2016)
- In Italia, i risultati del terzo rapporto nazionale sulla Direttiva Habitat (Genovesi et al. 2014) mostrano che dei 132 habitat di interesse comunitario, il 67% si trova in uno stato di conservazione “sfavorevole”.
- La biodiversità rafforza la produttività di qualsiasi ecosistema. Una maggiore varietà di specie significa una maggiore varietà di colture. Un ecosistema sano è meglio in grado di tollerare una perturbazione o una malattia. (ISPRA)