Il sole di settembre a Modica ha un che di particolare: più dolce rispetto alla calura estiva, ma ancora abbastanza caldo da mantenere le api in piena attività. È in questi giorni che il nostro lavoro nell’apiario diventa ancora più delicato e affascinante. La transizione verso l’autunno è un momento cruciale per le nostre amiche alate, e noi di Beesboccia lo sappiamo bene.
Il risveglio dell’arnia
Le prime ore del mattino sono le migliori per il nostro lavoro di controllo. L’aria è ancora fresca, e le api sono più tranquille. Aprendo delicatamente l’arnia, ci accoglie quel familiare ronzio che tanto ci appassiona. È il momento di verificare come la colonia si sta preparando ai mesi più freschi.
I telaietti raccontano la storia dell’estate appena trascorsa: alcuni sono perfettamente costruiti, con celle esagonali ordinate che brillano di miele opercolato, altri mostrano i segni del tempo e del duro lavoro delle api. È proprio qui che si concentra la nostra attenzione in questo periodo.
Un lavoro di precisione
Con movimenti lenti e rispettosi, esaminiamo ogni telaietto. È un po’ come sfogliare un libro: ogni favo racconta una storia diversa. Qui troviamo la covata, là le preziose scorte di miele, più in là il polline conservato con cura dalle bottinatrici. I telaietti più vecchi o danneggiati vengono delicatamente rimossi e sostituiti con altri nuovi, garantendo alla colonia uno spazio pulito e sicuro per i mesi a venire.
La regina, instancabile nel suo lavoro, continua la sua opera di deposizione, anche se a un ritmo più rallentato rispetto ai mesi estivi. La osserviamo con ammirazione mentre si muove sui favi, circondata dalla sua corte di api operaie. Il suo comportamento ci dice molto sullo stato di salute della colonia.
Preparativi autunnali
L’autunno si avvicina, e con esso la necessità di assicurarci che le nostre api abbiano tutto ciò che serve per affrontare i mesi più freschi. Controlliamo con attenzione le scorte di miele: devono essere sufficienti per sostenere l’intera colonia durante il periodo di minor fioritura. È un delicato equilibrio tra le esigenze della colonia e la necessità di non disturbare troppo la loro naturale organizzazione.
Le ultime fioriture stagionali offrono ancora nettare e polline prezioso, e le api ne approfittano con la loro consueta efficienza. Dal nostro osservatorio privilegiato, notiamo il via vai incessante delle bottinatrici che tornano cariche di provviste, mentre altre operaie si occupano di ventilare l’arnia per mantenere la giusta temperatura.
Un legame speciale
Chi pratica l’apicoltura sa che non si tratta solo di gestire degli insetti: si crea un legame speciale con questi straordinari esseri viventi. Ogni visita all’apiario è un’occasione di apprendimento e meraviglia. Le api ci insegnano l’importanza della pazienza, della collaborazione e del rispetto per i ritmi naturali.
In questi giorni di fine estate, mentre ci prendiamo cura dell’arnia, spesso ci fermiamo ad osservare il volo delle api contro il cielo azzurro di Modica. È uno spettacolo che non stanca mai, che ci ricorda l’importanza del nostro lavoro non solo per la conservazione di questi preziosi insetti, ma anche per l’equilibrio dell’intero ecosistema urbano.
Uno sguardo al futuro
Mentre l’estate cede il passo all’autunno, il nostro pensiero va già ai mesi che verranno. Sappiamo che il lavoro fatto in questi giorni sarà fondamentale per il benessere della colonia durante l’inverno. Ogni telaietto sistemato, ogni controllo effettuato con cura, contribuisce a costruire la resilienza della nostra famiglia di api.
E mentre chiudiamo delicatamente l’arnia dopo l’ennesimo controllo, non possiamo fare a meno di sentirci privilegiati: essere custodi di questi straordinari insetti è un onore e una responsabilità che portiamo avanti con passione e dedizione, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione.